Il talento e la pratica
Per secoli le persone hanno istintivamente pensato che il talento fosse in gran parte innato, un dono che riceviamo alla nascita, come il colore degli occhi o dei capelli, il colorito della pelle o la predisposizione alla calvizie che portiamo scritta nel DNA. Oggi, grazie alle ricerche di K. Anders Ericsson e altri, le vecchie convinzioni sul talento sono state ribaltate a favore di una nuova visione secondo cui il talento è meno determinato dai nostri geni e molto più influenzato invece dalle nostre azioni, ovvero dalla combinazione di Pratica intenzionale e motivazione, attraverso la quale costruiamo la nostra crescita mentale e otteniamo dei risultati che sono la diretta conseguenza di come abbiamo allenato una determinata abilità e di quanto siamo stati e siamo ancora motivati nel farlo.
Il talento va allenato.
Ma cosa intendiamo precisamente quando parliamo di talento?